Lezione di Tanya di oggi 11 Nissan 5784 - 19 aprile 2024
Likutei Amarim, metà del capitolo 41
"Ed
ecco che Dio [stesso] sta sopra di lui"1 e "Il mondo
intero è pieno solo della Sua gloria", e non solo essendo onnipresente
vede tutto, ma inoltre lo scruta in particolare, e cerca le sue redini e il suo
cuore, cioè i suoi pensieri ed emozioni più intimi, per vedere se Lo sta
servendo come è giusto.
Pertanto,
deve servire alla Sua presenza con timore e soggezione (cioè, nota il Rebbe,
non solo come uno che si trova nel dominio del Re, ma anche) come uno che sta
davanti al Re.
Si
deve meditare profondamente e a lungo su questo concetto, secondo la capacità
di comprensione del proprio cervello e del proprio pensiero e il tempo
disponibile per dedicarsi a questa contemplazione; questo tempo è: prima di
impegnarsi nello [studio della] Torah o [nell'esecuzione di] un comandamento,
come ad esempio prima di indossare il tallit o i tefillin.
Questa
meditazione gli permetterà di servire Dio con timore.
L'Alter
Rebbe passa ora a spiegare un'altra forma di meditazione. A differenza dei
pensieri di cui sopra, che dovrebbero precedere il servizio divino in generale,
questa meditazione si riferisce alla mitzvà particolare che l'individuo sta per
compiere - al contenuto di questa mitzvà, al suo effetto distintivo e alla sua
influenza sulla sua anima.
NOTE
1. Genesi
28:13.
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